Alfredo Sabella (Lanciano 1922 – Pescara 2014). Prefetto della Repubblica, dotato di una profonda cultura umanistica e sempre attento ai cambiamenti della società, assiduo collaboratore della Rivista Abruzzese negli anni ’90. Dopo aver compiuto, con profitto, gli studi classici a Lanciano, si iscrive alla facoltà di Giurisprudenza “La Sapienza” di Roma. Lì ha modo, frequentando le lezioni di maestri come Santi Romano e Massimo Severo Giannini, di affinare la propria passione per il diritto amministrativo. Lo scoppio del secondo conflitto mondiale, con il coinvolgimento dell’Italia e le tragiche conseguenze seguite all’armistizio dell’8 settembre del 1943, impongono una pausa forzata agli studi. Chiamato alle armi, presta servizio, come allievo ufficiale, prima ad Ascoli Piceno e poi a Foggia. Terminato il periodo bellico, termina gli studi e intraprende la carriera prefettizia fuori dall’Abruzzo. Tra i più giovani viceprefetti d’Italia, nel ’79 è in Umbria, dove sovrintende all’organizzazione degli interventi di soccorso per il terremoto di Norcia – Val Nerina con la massima attenzione per la popolazione colpita. Nel 1983 viene nominato Prefetto a Trieste, dove svolge l’incarico sino al 1986. Da quell’osservatorio privilegiato ha modo, attraverso le sue conoscenze storiche e politiche, di cogliere e anticipare i profondi sconvolgimenti che interesseranno la Jugoslavia.
Il ritorno in Abruzzo, a seguito del pensionamento, non coincide con l’inattività, ma con un rinnovato impegno negli studi. Nel 1993 riveste la carica di Commissario Prefettizio del Comune di Lanciano e poi, accogliendo l’invito di Emiliano Giancristofaro, si interessa a questioni di storia e politica sulle pagine della Rivista. Tra i volumi editi per la collana dei Quaderni, ricordiamo Strapaese. Radici, riflessioni, personaggi, 2005; Da ieri ad oggi, 2006; Racconti, 2007; A che serve l’Italia, 2011.