Antonino Di Giorgio (Casoli 1928, Lanciano 2000) si laurea in legge a Bologna ed esercita la professione forense fino al 1993 a Casoli e Lanciano. Nel 1957 partecipa al Festival della Gioventù della Federazione Mondiale della Gioventù Democratica che si tiene a Mosca. Su quell’esperienza, oltre a scrivere un racconto molto critico verso il regime sovietico, tiene un’affollatissima conferenza presso il Cinema di Casoli, che attrae anche l’attenzione del questore di allora che, temendolo attivista filosovietico, gli ritira il passaporto (glielo restituirà qualche mese dopo).
Sindaco del Comune di Perano e consigliere provinciale a Chieti, abbandona la vita politica in favore della scrittura, sviluppatasi attraverso l’esercizio della professione legale, la quale gli consente di conoscere le vicende umane dell’Abruzzo contadino. Nel 1963 è vincitore del “Premio Teramo”, il più prestigioso premio letterario abruzzese, con il racconto, a tutt’oggi inedito, “L’amico di mio fratello”. Negli anni 60’ i suoi scritti sono ospitati sulla rivista “il Mondo”, diretta da Mario Pannunzio, insieme a quelli, tra gli altri, di Antonio Cederna, Giovanni Spadolini, Eugenio Scalfari, Marco Pannella, Thomas Mann, George Orwell. È amico di Ennio Flaiano, Mario Pomilio, Renato Minore, Diego Valeri, Giuseppe Rosato, Clemente Di Leo, Giammario Sgattoni, Ottaviano Giannangeli, Luigi Barbara, Emiliano Giancristofaro, Piero Palumbo, Beniamino Rosati, Giovanni Nativio e Corradino Marciani. Con Beniamino Rosati ed Emiliano Giancristofaro, nel 1963, e con la partecipazione di Elena Croce, figlia del filosofo Benedetto, fonda la sede lancianese di “Italia Nostra” divenendone, per oltre un ventennio, Presidente, facendosi portavoce attivo della difesa del patrimonio architettonico, storico ed ambientale della Frentania. La battaglia più importante fu sicuramente quella contro l’installazione petrolifera della Sangro Chimica in Val di Sangro.
Nel 1982 pubblica con Carabba il libro “Ragionamenti e altre prose”. Nel novembre del 1992 esce, sempre con Carabba editore, il romanzo storico e autobiografico “Un’estate in bicicletta”. Nel 2001, viene edito postumo, da Carabba, il libro “Una casa di donne ed altri racconti”. Dal 2007, il Comune di Casoli lo commemora erogando, in sua memoria, una borsa di studio ai ragazzi meritevoli delle scuole medie.