Francesco Iengo (Udine 1938 – Chieti 1999) è vissuto a Roma dal 1945 al 1975 dove 1961 si laurea in Lettere discutendo una tesi su Italo Svevo, relatore Giacomo Debenedetti. Dal 1975, anno in cui si stabilisce a Chieti, ricopre l’insegnamento di Estetica nella Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Ateneo “Gabriele D’Annunzio” e si impegna nel territorio sul versante culturale e politico. Negli anni della sua attività di ricerca (durante i quali pubblica quindici monografie e oltre centosettanta fra saggi, articoli, recensioni, prefazioni, introduzioni, relazioni a convegni) scrive di critica letteraria, teoria della letteratura, letteratura urbana e, in particolare, approfondisce l’avanguardia poetica novecentesca, il Futurismo e il pensiero di Leopardi e Nietzsche, in quanto critici della modernità. Nello spazio della sua ricerca domina la dimensione urbana affrontata come spazio edificato, luogo di esperienza, mezzo di comunicazione: numerosi suoi saggi indugiano, infatti, sul rapporto tra scrittori e metropoli in corrispondenza della prima rivoluzione industriale e sulle tappe evolutive della nozione di gusto urbano attraverso la città esemplare del Settecento e dell’Ottocento romantico ad opera degli intellettuali di punta di quei secoli. Da ultimo, scrive sulla concezione del corpo e della corporeità nelle grandi correnti di pensiero, dai filosofi greci alla post-modernità. Dunque, ha inteso, studiato e insegnato l’Estetica in modo inclusivo, in veste di strumento capace di interagire con altri ambiti di ricerca, quali l’antropologia, la storia, la sociologia, la letteratura, e di misurarsi con gli aspetti critici e problematici della modernità. Ha pubblicato sull’Archivio Umanistico Rinascimentale di Bologna e collaborato per anni alle riviste Prometeo, MassMedia, Trimestre, Oggi e domani, Questarte, La Nuova Critica, Filosofia e Società, Abruzzo d’oggi, Rivista Abruzzese. Ha collaborato coi quotidiani Il Centro e Il Messaggero. Si è anche divertito a giocare con il materiale letterario: di qui, due volumi di versi (Variazioni Goldberg e Nuovi elementi di dissoluzione, Noubs) e i volumi di racconti, Sintomi d’intossicazione letteraria. Nove prose della trans-retroguardia (Vecchio Faggio,1989) e Sintomi di ordinaria intossicazione (Edizioni del Leone 1998).