Maria Rosaria La Morgia, giornalista professionista, si è laureata in Filosofia con lode all’Università La Sapienza di Roma con una tesi in antropologia culturale, relatore il prof. Alberto M. Cirese. Sempre presso l’università La Sapienza ha conseguito nel 1976 il diploma in Tecniche Sociali dell’Informazione e ha frequentato la Scuola Speciale per Archivisti e Bibliotecari. Ha lavorato in Rai dal 1978 al 2017 dopo essere stata tra i vincitori del concorso indetto in occasione dell’inizio delle trasmissioni della Terza Rete Tv. Fino al 1988 è stata programmista – regista realizzando documentari e inchieste per i programmi regionali e nazionali (Tra i tanti:“ Cronaca di una settimana verde sulla Maiella” , “ Un museo per gli oggetti , un museo per la gente” , “Esercizi di memoria : Raffaele Mattioli , il banchiere umanista”, “ Gli oggetti parlano”, con il prof. Emiliano Giancristofaro).
Dopo la chiusura della struttura di programmazione regionale, ha lavorato come giornalista professionista nella Rai Tgr Abruzzo e per un breve periodo (1991- 1993) nella redazione cronaca del Tg2.
Numerose le altre esperienze professionali: ha collaborato con quotidiani (Il Mezzogiorno, Paese sera, Il Messaggero) e riviste culturali. Attualmente scrive per Leggendaria, per la Rivista Abruzzese e per Dialoghi Mediterranei.
Tra le sue pubblicazioni:
“Contributo alla storia orale delle contadinanze frentane” (ed. Rivista Abruzzese, 1978).
“C’era una volta l’Abruzzo” (Medium edizioni 1985).
“La Buona Salute, medici medicina e sanità nell’intervista con Silvio Garattini” (Tracce,1997).
“Terra di Libertà, storie di donne e uomini nell’Abruzzo della seconda guerra mondiale” (Tracce 2015).
È tra gli autori dei volumi: “Sul cammino della modernità – protagonisti abruzzesi dall’unità d’Italia al secondo dopoguerra” a cura di Franca de Leonardis e Fabrizio Masciangioli (Rubbettino, 2017).
“Nel labirinto del secolo breve” – protagonisti abruzzesi negli anni della modernizzazione (Rubbettino 2021).
È socia fondatrice del “Centro di cultura delle donne Margaret Fuller” e dell’associazione “Le Majellane”.
È stata cultrice della materia presso la cattedra di Antropologia Culturale dell’Università D’Annunzio.
Dal 2012 è presidente dell’Associazione Culturale “Il Sentiero della Libertà – Freedom Trail” che si occupa di ricerca storica e dell’organizzazione del Freedom Trail.